di Lulop.com

L’Università della Cucina Italiana presenta gli insetti da mangiare Grilli, bachi escorpioni nel piatto dello chef L’aperitivo alternativo si è tenuto nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma, con una lezione dimostrativa di #guidomori, direttore dell’Università della #cucina Italiana “Cucinare gli insetti non significa tradire la #cucina italiana, che da sempre si basa su innovazione e sintesi del meglio delle culture del mondo”, afferma Mori “La #cucina degli insetti e della carne sintetica”, è stato iltitolo della serata. Offerti agli invitati tacos con grilli, spiedini di bachi, assaggi di camole e scorpioni con drink Croccanti tacos a base di grilli e gustosi spiedini con i bachi del bambù, annaffiati da un fresco gin tonic oppure da un Negroni. È l’aperitivo alternativo chesi è tenuto oggi a Roma, nella sede dell’Associazione Stampa Estera, organizzato dall’Università della #cucina Italiana. Maestro di cerimonie Guido Mori, direttore didattico dell’ente accademico con sede a Firenze e riconosciuto dal Ministero dell’Università e
della Ricerca, che ha tenuto una lezione dimostrativa su “La #cucina degli insetti e della carne sintetica”, davanti a un pubblico selezionato di invitati, divulgatori, giornalisti ed esperti del settore. L’Unione europea ha autorizzato a fine gennaio l’adozione del grillo domestico in polvere,
che segue quella di tarme della farina essiccata e della locusta migratoria. La carne sintetica è invece oggetto di un disegno di legge che ne vieterebbe la produzione in Italia. L’introduzione di questi “novel food” sul mercato e sulle tavole degli italiani è quindi ancora oggetto di un dibattito sotto molti aspetti, ma l’evento dell’Università della #cucina Italiana a base di finger food ha provato a fare
chiarezza, almeno da un punto di vista della cultura
culinaria. “La #cucina italiana si basa su una
continua innovazione e sulla sintesi di quanto meglio esiste nelle culture del mondo, pertanto cucinare gli insetti non rappresenta un ‘tradimento’ – spiega Mori -. Gli insetti sono presenti nell’alimentazione in moltissimi paesi, soprattutto asiatici e mediorientali, ma anche nella nostra #cucina in diverse fasi della produzione agroalimentare. È compito dell’Universitàdella #cucina Italiana far proprio questo atteggiamento basato sulla sintesi culturale con un approccio laico e ragionato e mai sull’isolazionismo,
tanto più che in questo momento storico siamo
chiamati a individuare nuovi prodotti e percorsi
alimentari che contribuiscano a garantire
un’alimentazione sicura e sana per tutti, in modo
sostenibile”. Il 70% di tutte le terre agricole nel mondo è dedicato ai prodotti da allevamento il cui
fabbisogno potrebbe raddoppiare dai 229 milioni
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12/05/2023 00:05
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